Una vera avventura, un trekking a cavallo in un contesto naturalistico unico: un paesaggio immenso e incontaminato, caratterizzato da altipiani coperti da foreste, fertili vallate, gole scoscese e villaggi remoti. Il tutto a oltre tremila metri di altitudine, con spettacolari crateri e cime innevate a fare da sfondo.
La capitale, Quito, bellissima cittadina coloniale, è il punto di partenza del viaggio. Situata a 2.800 mt, è il luogo ideale per trascorrere qualche giorno prima della vacanza in sella. Infatti, nonostante l’itinerario sia stato pensato in modo che ci si possa acclimatare lentamente, alcuni cavalieri potrebbero avere problemi di adattamento all’alta quota.
La nostra guida locale è un chagra: così sono chiamati gli uomini di cavalli nati e cresciuti sulle Ande, grandi esperti e conoscitori del territorio.
Cavalli
I vostri compagni di viaggio sono cavalli di origine inglese, araba e dei Paso incrociati con la razza criolla. Ogni soggetto è selezionato con attenzione: sono animali dal sangue caldo, agili, ben addestrati, con passo sicuro e carattere affidabile. L’altezza al garrese varia dai 145 ai 155 cm: una misura ideale per il tipo di percorsi e di terreno che si affrontano.
Viene data molta attenzione alla scelta del binomio e per avere il cavallo in forma e riposato per tutta la durata del trekking, durante la settimana vi verrà assegnato un secondo cavallo.
Andatura
L’andatura lungo i sentieri di montagna è il passo ma ci saranno diverse occasioni per godersi lunghe ed emozionanti galoppate.
Difficoltà
L’altitudine media dei percorsi è di circa 3.000 mt, ma si raggiungono i 4.200 mt. Il livello di difficoltà è intermedio/avanzato.
Requisiti
Questo viaggio è adatto a cavalieri esperti, in grado di gestire in autonomia il proprio cavallo e di montare alle tre andature in scioltezza, in spazi aperti. Inoltre, per partecipare è indispensabile essere in forma e allenati per stare lunghe ore in sella, in alcuni tratti il terreno può essere ostile, quindi si deve essere pronti in ogni momento a smontare e ad accompagnare il cavallo a mano.
Il peso limite per ogni cavaliere in genere è di 85 kg.
Ragazzi e bambini possono partecipare in gruppi organizzati ad hoc: è comunque necessario che siano cavalieri competenti e accompagnati da un adulto.
Selle
Le selle utilizzate sono principalmente sudamericane: una via di mezzo tra quella western e quella inglese. A disposizione dei partecipanti ci sono anche alcune selle inglesi, da prenotare però in anticipo.
Gruppo
I gruppi sono internazionali e formati da un minimo di 4 e un massimo di 10 cavalieri. La guida parla spagnolo e inglese.
Di seguito un esempio dell’itinerario proposto, il programma può subire delle variazioni in base al periodo, condizioni climatiche e al gruppo ma sempre nel vostro miglior interesse.
1°giorno
Pick up da Quito e transfer verso il maneggio per conoscere la guida e i vostri compagni di viaggio a quattro zampe. Oggi il percorso è vario, con spettacolari scenari delle Ande e un primo assaggio della singolare vegetazione locale: il Páramo, un ecosistema di montagna tipico della zona, che precede la parte innevata, caratterizzato da una flora sparsa, con predominanza di graminacee e di piante erbacee basse. Esso è la spugna naturale delle Ande: assorbe e rilascia gradualmente buona parte dell’acqua che viene poi utilizzata dagli abitanti delle città.
Il panorama è vario e mozzafiato: verdi valli, vette rocciose e cime innevate. Ci saranno poi buone possibilità di avvistare i condor, simbolo nazionale di molti Paesi sudamericani. Nel tardo pomeriggio si raggiunge un’antica fattoria giusto in tempo per un tè e per ammirare il tramonto, in un contesto davvero da favola. Lasciate i cavalli e raggiungete la locanda per cena e pernottamento.
2°giorno
Oggi si cavalca attraverso immense praterie, dove vi potrete lanciarvi in qualche bella galoppata. Si prosegue in direzione del parco nazionale ai piedi del monte Sincholagua e ci si avvicina al maestoso vulcano Cotopaxi.
Cena e pernottamento in una locanda.
3° giorno
Eccovi nuovamente nel Páramo. Questa zona è spesso frequentata dai tipici colibrì dal becco largo, oltre che da numerosi rapaci, tra cui il condor delle Ande. Spesso durante il tragitto si incontrano branchi di cavalli selvaggi che vagano all’interno del parco. Dopo aver attraversato la valle e alcuni ruscelli, si prosegue lungo sentieri di montagna e si raggiungono i 4.000 m.
Verso sera si rientra in locanda per cena e pernottamento.
4° giorno
Questo quarto giorno vi porta verso sud, attraverso il parco nazionale Cotopaxi. La vista è grandiosa, con cime rocciose e ghiacciai innevati. In alcune zone si cavalca su strati di pietra vulcanica. La destinazione di oggi è la valle Lasso, un piccolo villaggio che si trova al confine del parco. I pini e le foreste lasciano spazio a larghe piste di sabbia e a sentieri nel verde, terreno ideale per galoppare.
Durante il tragitto spesso si incontrano le donne locali con i loro tipici vestiti colorati e simpatici cappelli. La gente del posto vive in semplici capanne di legno con il tetto in paglia, i bambini corrono felici e accompagnano i loro ‘amici’ lama, maiali e pecore a pascolare. I cavalli vengono lasciati liberi a brucare mentre voi raggiungete in auto la locanda per cena e pernottamento.
5° giorno
Si lasciano le capanne e le coltivazioni per raggiungere le immense praterie ad alta quota. Oggi si esplora la famosa “Via dei Vulcani”, un percorso ricco di suggestivi scenari con le cime innevate che fanno da cornice. Tra tutte anche il vulcano Chimborazo, ormai estinto, la vetta più alta in Ecuador (6.310 m); il Tungurahua (5.023 m), la cui ultima eruzione fu nel febbraio 2008, e, in lontananza, il Cotopaxi, al quale vi avvicinerete dopo aver attraversato la steppa del Páramo e un delizioso picnic.
I sentieri che si percorrono, sono fuori dagli itinerari battuti e per questo molto apprezzato. Si continua lungo il letto del fiume e le pianure vicino alle cime frastagliate del monte Cerro Quilindana. Anche in questa zona c’è una buona chance di avvistare condor, falchi e aquile. Occasionalmente si scorge anche un pastore con il suo fedele cane.
6° giorno
Oggi vi dirigete di nuovo verso il Parco Nazionale Cotopaxi, attraverso paesaggi collinari, un ampio fiume e una zona paludosa, tra una serie di laghetti. Anatre andine, alzavole e ibis sono spesso nei paraggi. La valle poi si apre e si prosegue lungo un sentiero creato dall’erosione della lava, circondati da un territorio lunare, in cui inusuali formazioni a forma conica emergono a intervalli regolari creando un ambiente naturale bizzarro.
Nel pomeriggio si raggiungono le pianure dove sarà possibile fare spensierate galoppate, spesso affiancati da cavalli selvaggi che vivono nel parco. In questa zona, inoltre, ci sono numerose mandrie di alpaca, uno splendido mammifero diffuso in sud America, simile al lama, allevato per la soffice lana: il loro lungo collo e lo strano modo di muoversi è uno spettacolo.
Verso sera si raggiunge la locanda per cena e pernottamento.
7° giorno
Ultimo giorno a cavallo sulle Ande. Dopo alcune piacevoli galoppate si risale la montagna percorrendo i sentieri lungo il crinale del monte Sincholagua. Come si attraversano le distese dei pascoli, si può ammirare l’infinito e suggestivo panorama incontaminato e la peculiarità di questo territorio con i suoi numerosi rilievi collinari di origine morenica. Oltre alla gioia di osservare da vicino la flora selvatica andina: iris, puya hamata, genziane, lupini, fiori e singolari piante.
Scendendo dal monte Sincholagua, si torna al maneggio dove alloggiano i cavalli: è ora di salutare la guida e il vostro fidato destriero. Rientro a Quito per una notte e pernottamento in hotel.
8°giorno
Transfer per l’aeroporto in tempo per il volo aereo.
Gli alloggi sono in piccole e caratteristiche locande e fattorie, dotate di stanze semplici e calde, in alcuni casi con bagno in comune.
Costi
A Partire da 3.100€ – 7 notti/7 giorni a cavallo – 4/7 ore in sella al giorno
Incluso: Alloggio, pasti e attività a cavallo
Supplemento singola: 400€ – Rimborsabili se si trova qualcuno con cui condividere.
Escluso: Volo aereo e assicurazione
Da pagare in loco: tasse aeroportuali, transfer per Quito, alloggio e pasti a Quito, bevande e mance.
N.B – Il prezzo del viaggio indicato è approssimativo, varia in base al periodo e al tasso di cambio. Per ricevere i costi esatti, contattateci
Quando andare…
Organizziamo partenze da giugno a febbraio.
Il tempo in Ecuador sta diventando sempre più difficile da prevedere. Ufficialmente la stagione secca è da maggio agli inizi di ottobre, da novembre fino a metà di marzo ci si può aspettare mattine soleggiate e occasionali piogge pomeridiane (a volte con forti rovesci). Il periodo più piovoso è aprile, unico periodo dell’anno in cui non organizziamo partenze.
Essendo una vacanza ad alta quota è importante partire ben attrezzati e indossare abiti a strati. Come è noto, le temperature in montagna posso variare molto dal giorno alla notte. Nella stagione secca, ad esempio, le giornate possono essere molto calde ( fino a 30°) mentre le notti molto fredde (2°).
Come arrivare…
L’aeroporto più vicino è Quito. Dall’Italia non ci sono voli diretti, tuttavia, numerose compagnie europee offrono tratte a prezzi vantaggiosi: è consigliato prenotare in largo anticipo se si vuole risparmiare.